Team
Renato Alberti, Giorgia Benvenuti, Emanuele Bertoni, Pier Luigi Capucci
FiveWordsForTheFuture è un progetto nato da una serie di riflessioni sul futuro. Ha origine da Noema e da un’idea di Pier Luigi Capucci, Renato Alberti, Emanuele Bertoni e Giorgia Benvenuti. Il suo scopo principale è quello di aiutare le persone a riconoscere e capire ciò che è “nuovo”, l’innovazione, e a immaginare il futuro, non nel senso di cercare di divinare e presentare una sorta di futuro astratto, utopico o distopico e distante – come cercano di fare i maghi e gli astrologi – ma nel senso di aiutare le persone a declinare le loro vite in un tempo possibile e prossimo.
Questa attenzione al futuro non sembri provocatoria. Noi umani abbiamo la capacità di progettare, di declinare la nostra vita nel futuro. Di fatto abbiamo un piede nel futuro, una parte rilevante dei nostri pensieri, delle nostre azioni, delle nostre attività, delle nostre idee, dei nostri progetti, delle nostre vite, è declinata al futuro. Facciamo qualche esempio. Usiamo delle agende per sintonizzare i nostri impegni con il futuro. Costruiamo monumenti – compresa quella particolare forma di monumento moderno che è la fotografia – per declinare la memoria al futuro. Ci fidiamo delle previsioni del tempo. Ci sono persone che sono disposte a pagare maghi e astrologi per divinare il futuro. Il denaro è una sorta di promessa infinita di futuro, e mettiamo i soldi in banca perché possano tornarci utili in futuro, e a loro volta le banche li investono nel futuro (anche se spesso in modo sbagliato). Stipuliamo assicurazioni per prevenire il futuro, e alcune sono obbligatorie. Molte persone fanno scommesse, investono denaro in borsa, giocano d’azzardo. Acquistiamo beni a credito o a rate. L’attività delle imprese è pianificata nel futuro e si basa su previsioni sociali, economiche e culturali. Ci sono aziende il cui unico compito è predire futuro, per poi venderlo ad altre società, che a loro volta inseriscono questo futuro nei loro piani industriali.
La stessa etimologia della parola “progetto” deriva dal latino e significa “gettare al di là”. Ma al di là di cosa? Certo al di là delle difficoltà e degli ostacoli che ogni progetto deve attraversare prima di diventare reale, ma soprattutto al di là del tempo. E qual è il vero significato della parola “speranza”, un costrutto tipicamente umano, se non l’augurarsi un futuro nel quale fatti e opportunità si accordano coi nostri desideri e con le nostre aspettative?
Dunque pensarsi, immaginarsi al futuro, è una condizione innata della natura umana, ed è così banale che non ci pensiamo. Ma spesso sembriamo incapaci di avere visioni, sembriamo rivolti al passato, ripiegati su noi stessi, con idee deboli o con nessuna idea per il futuro. Il futuro ci spaventa. Non siamo i soggetti ma gli oggetti delle trasformazioni in atto e delle innovazioni, le subiamo. Scienze e tecnologie sembrano allontanarsi lasciandoci indietro. Siamo incapaci di declinarci al futuro, soprattutto in questo periodo di crisi in cui, al contrario, sarebbe essenziale essere in grado di guardare avanti, di innovare, di avere visioni.
FiveWordsForTheFuture nasce per aiutare le persone a capire l’innovazione, a immaginare il futuro e ad avere visioni.