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Ottobre 1993 – Ottobre 2023. Il mio primo libro, Realtà del virtuale. Rappresentazioni tecnologiche, comunicazione, arte, Bologna, CLUEB, 1993, ha compiuto 30 anni. La prima edizione aveva un ologramma in copertina.
La copertina olografica ha una piccola storia. Dall’inizio degli anni ’80 mi occupo di tecnologie nella comunicazione e nell’espressione artistica, intorno alla metà di quel decennio avevo approfondito l’olografia, diventando anche un (piccolo) collezionista. Ho curato una delle prime mostre di ologrammi in Italia (“Laserart. La fotografia tridimensionale”, 1984), ho tenuto corsi, conferenze in Italia e all’estero, scritto e pubblicato articoli, saggi, presentazioni in cataloghi, come quella alla grande mostra di ologrammi sovietici tenutasi a Bologna, a Palazzo Re Enzo, nel 1987, “Olografia. Arte e Scienza in URSS. Tesori dall’Ermitage di Leningrado e dal Museo dei Preziosi di Kiev”, organizzata dall’Accademia delle Scienze dell’Unione Sovietica, inserita nel calendario delle celebrazioni per il IX Centenario dell’Università di Bologna, poi transitata a Firenze a Palazzo Alinari. L’allora Unione Sovietica, anche a causa dell’embargo dell’Occidente sulle tecnologie digitali, aveva sviluppato tecnologie di natura ottica e ne possedeva alcune tra le più avanzate in campo olografico, inoltre stava sperimentando sul cinema olografico. Nello stesso anno, come esperto, ho fatto consulenza per la realizzazione del logo olografico dell’Università di Bologna in occasione del IX Centenario, progetto coordinato da Giovanni Anceschi.
Tornando all’ologramma sulla copertina del mio libro, l’ho ottenuto personalmente da un’azienda di Soliera, che avevo scelto perché produceva ologrammi embossed, adatti a essere utilizzati in campo editoriale. Ho scelto dal catalogo soggetto e dimensioni e mi sono accordato con l’azienda per avere gratuitamente un migliaio di ologrammi in cambio di una menzione nel libro.
A differenza delle immagini stampate su carta, che ingialliscono e si rovinano con il tempo e l’usura, gli ologrammi mantengono inalterate le loro proprietà, come la luminosità, perché l’immagine non viene registrata o stampata su un supporto, come una fotografia, ma viene proiettata da una figura d’interferenza – nel caso di questo ologramma impressa su un supporto polimerico – quando quest’ultima viene illuminata, attivandola. Quindi, a distanza di 30 anni l’ologramma sulla copertina del mio libro è ancora perfettamente efficiente.
Questo è stato il primo libro pubblicato in Italia con un ologramma in copertina! Solo la prima edizione però, perché gli ologrammi, che erano adesivi, dovevano essere inseriti a mano, uno per uno, copia per copia. Anche se era stata stampata una guida, sulla copertina, si può dire che ogni libro sia in qualche modo unico, dato che la posizione dell’ologramma non è mail la stessa. Per l’editore l’inserimento manuale dell’ologramma rappresentava un lavoro ulteriore e un costo, quindi venne inserito solo nella prima edizione. Dunque, le copie con l’ologramma sono rare (io stesso ne ho solo un paio).
Dopo 30 anni il libro è ancora disponibile, senza ologramma, con un altro editore, in formato cartaceo o come eBook.

La prima edizione del libro / The first edition of the book
October 1993 – October 2023. My first book, Realtà del virtuale. Rappresentazioni tecnologiche, comunicazione, arte (Reality of the Virtual: Technological Representations, Communication, Art), published by CLUEB in Bologna in 1993, has turned 30 years old. The first edition featured a hologram on the cover.
The holographic cover has a small backstory. Since the early ’80s, I have been involved with technologies in communication and artistic expression. Around the mid-’80s, I delved into holography, becoming also a (small) collector of holograms. I curated one of the first hologram exhibitions in Italy, titled “Laserart: Three-Dimensional Photography” in 1984. I taught courses, gave lectures in Italy and abroad, wrote and published articles, essays, and presentations in catalogs. One of these presentations was at a major exhibition of Soviet holograms held in Bologna in 1987, titled “Holography: Art and Science in the USSR,” organized by the Academy of Sciences of the Soviet Union as part of the 900th-anniversary celebrations of the University of Bologna. This exhibition later moved to Florence at Palazzo Alinari. The then Soviet Union, due in part to Western embargoes on digital technologies, had developed advanced optical technologies, including in the field of holography, and was experimenting with holographic cinema. In the same year, as an expert, I provided consultancy for the creation of the holographic logo for the University of Bologna on the occasion of its 900th-anniversary, a project coordinated by Giovanni Anceschi.
Returning to the hologram on the cover of my book, I personally got it from a company in Soliera, chosen because they produced embossed holograms suitable for use in publishing. I selected the subject and dimensions from their catalog and arranged with the company to receive a thousand holograms for free in exchange for a mention in the book.
Unlike images printed on paper, which yellow and deteriorate over time and use, holograms maintain their properties, such as brightness because the image is not recorded or printed on a support like a photograph but is projected by an interference pattern – in the case of this hologram engraved onto a polymer substrate – when illuminated, activating it. Therefore, even after 30 years, the hologram on the cover of my book is still perfectly efficient.
This was the first book published in Italy with a hologram on the cover! However, this was only in the first edition because the adhesive holograms had to be manually inserted one by one, copy by copy. Although a guide had been printed, it can be said that each book is in some way unique since the hologram’s position is never the same. For the publisher, the manual insertion of the hologram represented extra work and cost, so it was only included in the first edition. Hence, copies with the hologram are rare (I myself have only a couple).
After 30 years, the book is still available, without the hologram, with a different publisher, in both print and eBook formats.