
Un mio caro amico, mentore e collega quando insegnavo al DAMS di Bologna, Pietro Favari (non lo trovate su Facebook, è allergico ai social), nonché uno dei maggiori drammaturghi italiani contemporanei, ha co-curato un libro su Manuela Morosini e Spazio Uno (Pietro Favari, Luana Piermarini (a cura di), La custode delle nuvole: Manuela Morosini e Spazio Uno, Trogen Beat, 2020). Manuela, venuta a mancare qualche anno fa, è stata a lungo la sua compagna, e Spazio Uno, il luogo teatrale da lei fondato a Trastevere, ha proposto con coerenza per 50 anni, dalle avanguardie degli anni ’70, la drammaturgia contemporanea italiana e internazionale.

La copertina del libro
La presentazione online:
Manuela Morosini è tra i protagonisti della grande stagione del Teatro di Sperimentazione a Roma a partire dagli anni Settanta. La sua carriera di attrice e animatrice culturale si concretizza con la creazione di un luogo cult del Teatro a Roma, Spazio Uno. Negli anni Settanta Manuela Morosini trasforma un abbeveratoio per i cavalli che trasportavano le carrozzelle per i turisti, in un teatro, Spazio Uno. Ospita i protagonisti dell’avanguardia teatrale, la Scuola Romana di Remondi e Caporossi, Memé Perlini, Giuliano Vasilicò, Giovanni Lombardo Radice e altri. Negli anni Ottanta con la collaborazione dello scenografo Enrico Job ristruttura l’architettura dello Spazio, creando un’alternativa sperimentale al teatro ufficiale.

Manuela Morosini
Ho avuto la fortuna di conoscere Manuela, qualche volta ho frequentato quello spazio magico, piccolo e per pochi eletti, dove si respirava la magia della presenza che unisce nello stesso luogo e nello stesso tempo narratore, narrazione e pubblico.
Pietro Favari mi ha chiesto di diffondere l’informazione di questo libro che rievoca, attraverso decine di testimonianze pubblicate sulle maggiori testate nazionali, l’opera di Manuela Morosini e del suo spazio di sperimentazione. Lo faccio volentieri. Per uno studioso di teatro potrebbe essere un invito ad approfondire la figura di questa straordinaria attrice e i 50 anni di attività di Spazio Uno.