Vent’anni fa, nel Febbraio 1996, usciva Arte & tecnologie. Comunicazione estetica e tecnoscienze, per una piccolissima casa editrice di Bologna, le Edizioni dell’Ortica, costituita da un gruppo di amici con una grande passione per le forme artistiche tecnologiche (oggi sarebbero chiamate “new media art”). Tra le attività di questo gruppo c’era anche la pubblicazione di un cult-magazine su questi argomenti, nato qualche anno prima, La Stanza Rossa, all’epoca molto popolare tra gli addetti ai lavori, del cui Comitato scientifico ero entrato a far parte.

Quel libretto, poco più di un centinaio di pagine, era il risultato di un lavoro artigianale anche da parte del sottoscritto. Infatti, tra le altre cose, avevo disegnato la copertina, creato l’immagine con un programma di geometria frattale, realizzato il lettering del titolo modificando il font con un programma di grafica vettoriale e infine avevo messo tutto insieme e aggiunto degli effetti con Photoshop (ho ancora tutti i file, utilissimi nelle riedizioni). Dentro c’erano saggi e articoli sull’arte pubblicati in varie riviste o negli atti di convegni a cui avevo partecipato, il più vecchio risaliva al 1991, e un paio di testi scritti per l’occasione. Arte & tecnologie è stato il primo libro pubblicato in Italia sull’argomento, anche se avevo affrontato questo tema in precedenza, in maniera meno estesa, in un capitolo di Realtà del virtuale. Rappresentazioni tecnologiche, comunicazione, arte, pubblicato nel 1993.

Il libro ha avuto una sorte sfortunata: la casa editrice ha chiuso, non è stato più distribuito ed è scomparso (io stesso ne ho un paio di copie), nonostante sia stato citato e adottato in alcuni corsi accademici. Addirittura è scomparso – chiesto in prestito e non restituito – dalle biblioteche dell’Istituto di Discipline della Comunicazione dell’Università e dell’Archiginnasio a Bologna.

Negli anni ogni tanto mi è arrivata qualche mail o ho incontrato qualcuno che mi ha chiesto conto di quel libro. Dunque, essendo tornato in possesso dei diritti, ho pensato di concedergli una seconda vita, sia pure immateriale. Nel 2007 ho passato le pagine allo scanner e l’ho un po’ brutalmente ripubblicato in PDF con licenza Creative Commons, rendendolo gratuitamente scaricabile online. E infine nel 2013 è diventato un’edizione più curata in formato e-Book, edita da Noema, arricchendosi di una presentazione e preservando il testo originario. Confidando sulla disponibilità del lettore a tollerare che a vent’anni dalla prima pubblicazione alcuni link a siti Web e altre informazioni possano anche risultare obsoleti.