Alla fine l’ho fatto, prendendo due piccioni con una fava, come si suol dire. Era un’idea che mi tormentava da mesi e che sono riuscito a realizzare durante l’estate. Siccome volevo vedere, concretamente, come funziona l’e-publishing, ho creato una (piccola) casa editrice di eBook. In fondo non è stato né difficile né complicato…

 In the end I did it. The idea had been bothering me since a long time, and I finally could achieve it during the last Summer. How does the e-publishing process work? I was very curious, so I created a (small) eBook publishing house. And all the process was neither difficult nor complicated…

 

 

Italiano [English below]

 

Ho preso in prestito il marchio, la notorietà e l’autorevolezza internazionale di Noema, ho studiato la normativa editoriale, ho comprato i codici ISBN, mi sono informato e ho scelto la piattaforma di distribuzione su cui caricare gli eBook, ho verificato le condizioni economiche e ho firmato alcuni contratti che garantiscono la presenza degli eBook in una ventina di librerie online  (tra cui le maggiori, come Amazon, Apple, Kobo, Nook, Feltrinelli…). C’era tutto… mancava solo il tassello fondamentale: l’eBook da pubblicare…

Mi sono ricordato allora che, a causa della chiusura della casa editrice, da tempo ero rientrato in possesso dei diritti di pubblicazione di un mio libro, Arte & tecnologie. Comunicazione estetica e tecnoscienze, uscito nel 1996, che nel 2007 avevo rilasciato online in licenza Creative Commons. Dunque, siccome credo che i contenuti del libro siano ancora validi, ho voluto provare a dargli un’altra vita come eBook, con una nuova edizione, una nuova introduzione e nuovi formati digitali: epub, mobi e PDF, quindi leggibile su tutte le piattaforme (è quasi pronta anche una versione enhanced in formato ibook).

Quest’anno, nel corso di diversi mesi, nei ritagli di tempo ho lavorato alla parte pratica. Ho rispolverato le mie conoscenze di publishing con QuarkXPress – con cui dopotutto mi guadagnavo da vivere subito dopo la laurea – approfittando di un’offerta temporanea del produttore del programma. Dunque ho reimpaginato il libro, senza naturalmente toccare i contenuti, ho aggiunto una premessa e nuovi materiali per attualizzarlo, e ho ricreato graficamente la nuova copertina a partire dalla vecchia (lo ammetto, sono affezionato a quei frattali e a quella scritta… nostalgia canaglia!). Ho quindi distribuito le versioni di eBook tra alcuni amici (che ovviamente ho messo nei ringraziamenti) per fare qualche test e ho tenuto conto delle critiche e corretto i bug. Finalmente, dopo avere inserito il codice ISBN, il 29 settembre l’eBook era sulla piattaforma di pubblicazione, e da oggi è disponibile nelle librerie online.

Alcuni pensano che fare teoria in campo umanistico implichi di non “sporcarsi le mani” con le dimensioni pratiche, economiche, ecc. Io, al contrario, come avviene nel versante scientifico, ho sempre pensato che la pratica sia un elemento irrinunciabile di una buona teoria, che serva a completarla, se non a fondarla… Dunque, ho sempre amato mettermi in gioco affiancando alla dimensione teorica un versante pratico, del fare (per esempio in NetMagazine, MagNet, fivewordsforthefuture, Noema e nei vari progetti che ha originato), spesso insieme ai miei studenti o ai miei colleghi, perché credo che questi aspetti aiutino a conoscere meglio gli oggetti su cui riflettere. Perché fanno nascere delle idee più approfondite, consapevoli, articolate. Che, in definitiva, producono delle teorie più appropriate, puntuali, complete, indipendenti… più efficaci.

[P.S. L’uscita di questo eBook non significa che io abbia abbandonato l’idea di fare un’edizione aggiornata del libro, con nuovi testi e materiali. Al contrario, ci sto lavorando da tempo e sarà pronta tra qualche mese (anche grazie all’aiuto di Laura Sansavini e Martina Coletti).]

 

English

 

I involved Noema‘s brand, fame and international authority; I studied the publishing laws; I bought the ISBN codes; I got the information and I opted for the platform where uploading the eBooks; after verifying the economic conditions I signed some contracts allowing the eBooks presence in many online libraries (among them Amazon, Apple, Kobo, Nook…). Everything was ready… only the main tile was lacking: the eBook… 🙂

Because of the closure of the publishing house, I remembered that I owned again the rights of a book of mine, Arte & tecnologie. Comunicazione estetica e tecnoscienze (Art and Technologies. Aesthetic Communication and Technosciences). The book was published in 1996, and in 2007 I released it under a Creative Commons license. Hence, since I think that the book’s content is still valiant, I decided to give it a second life as an eBook, with a new edition, a new foreword and new digital formats for all platforms: epub, mobi and PDF (an “enhanced” edition is on the way too).

In 2013, during my spare time I worked to the practical issues. Thanks to a temporary deal from the software maker, I refreshed my publishing skills with QuarkXPress – I used them to earn my living just after my graduation. I designed a new layout to my book (without modifying the content, of course), I added a new foreword and new material to update it and I graphically re-created the cover from the old one (yes, I admit, I love those fractals and the shape of the title…). Then I sent the preliminary eBook versions to some friends of mine (that are in the acknowledgement list) for some testing and feedback, I considered their notes and corrected the bugs. Finally on September 29, after inserting the ISBN code the eBook was uploaded in the publishing platform, and it is now present in the online libraries.

Some people, especially in the humanities, believe that making theory implies of rejecting any practical and economical issues. On the contrary, I think that the practical issues can be fundamental elements to complete, and sometimes even to found a good theory…. Consequently, I always love supporting the theory with the practical working (like, for instance, in NetMagazineMagNetfivewordsforthefuture, Noema and in the projects it originated), with my students and colleagues too. Because it can improve the knowledge of the topics to reflect on. Because it can give birth to more complete, aware and better structured ideas, that can definitely generate more appropriate, precise, complete, independent… and effective, theories.

[P.S. The publication of an eBook doesn’t mean that I have abandoned the idea of making an updated paper edition of this book, with new texts and material. I’m working on it instead, and it will be ready in some months (also with the help of Laura Sansavini and Martina Coletti)]

Di seguto la premessa all’edizione in eBook / This is the foreword to the eBook publication [Italian only]:

 

Premessa all’edizione digitale

Arte & tecnologie. Comunicazione estetica e tecnoscienze usciva come libro a stampa nel gennaio 1996 per una piccola casa editrice di Bologna, le Edizioni dell’Ortica, costituita da un gruppo di amici con una grande passione per le forme artistiche tecnologiche (oggi potrebbero essere definite, con qualche limitazione, “new media arts”). Tra le attività di questo gruppo c’era anche la pubblicazione di un cult-magazine su questi argomenti, La Stanza Rossa, all’epoca molto popolare tra gli addetti ai lavori.

Arte & tecnologie è stato il primo libro pubblicato in Italia sull’argomento. In precedenza avevo affrontato questo tema, in maniera meno estesa, in un capitolo di Realtà del virtuale. Rappresentazioni tecnologiche, comunicazione, arte, del 1993. Allora insegnavo all’Università di Bologna e Arte & tecnologie nasceva all’interno di un humus molto favorevole all’innovazione. Dalla fine degli anni ‘80 la città di Bologna era una fucina nella quale istituzioni, Università, aziende, associazioni e singoli condividevano una grande sensibilità nei confronti delle allora emergenti e “nuove” tecnologie di comunicazione. Nel 1995 nasce Iperbole, prima rete civica italiana promossa da una pubblica amministrazione, tra le prime in Europa a fornire gratuitamente ai cittadini una connessione a Internet e una casella di posta elettronica. Nel 1998 viene realizzato il Museo del IX Centenario dell’Università di Bologna, primo museo multimediale in Italia, dove a essere in mostra non sono tanto gli oggetti quanto le informazioni che li riguardano. A cavallo del millennio Cafe9, progetto pilota europeo, mette in rete telematica le nove capitali culturali europee del 2000, condividendo tra i pubblici delle città partecipanti mostre, conferenze, dibattiti, concerti, progetti, eventi culturali… Lo scopo è quello di creare un ambiente sociale e artistico nella Rete dove le persone possano incontrarsi, divertirsi, partecipare, comunicare e collaborare creativamente. Ma si potrebbe continuare a lungo nel ricordare le innumerevoli iniziative di sperimentazione sociale e culturale di quegli anni.

Personalmente ho avuto la fortuna di partecipare a quel laboratorio del nuovo con varie attività, tra cui la cura di una delle prime mostre sull’arte interattiva in Italia, a Palazzo Re Enzo, nel 1993, accompagnata da una serie di conferenze ed eventi. Nel marzo 1994 ho fondato NetMagazine (poi divenuto MagNet), primo magazine online in Italia, realizzato coi miei studenti dell’Università di Bologna presso Baskerville – pioniere nell’editoria sulle tecnologie di comunicazione, con cui poco prima nello stesso anno avevo pubblicato Il corpo tecnologico. L’influenza delle tecnologie sul corpo e sulle sua facoltà – e poi anche dai miei studenti dell’Università di Roma “La Sapienza”, dove nel frattempo ero stato chiamato a insegnare. MagNet è un’esperienza tuttora citata nell’ambito degli studi sull’information design.

Questa situazione straordinaria di innovazione permanente e di attenzione al futuro arriverà al capolinea all’inizio del nuovo Millennio. Qualche anno dopo la pubblicazione di Arte & tecnologie la casa editrice ha chiuso i battenti, e quel piccolo libro dopo una breve ma intensa esistenza è svanito nel nulla. Nonostante che sia stato citato, inserito in corsi accademici, che ancora mi si chieda dove poterlo trovare, non esiste più nella sua dimensione fisica a stampa. Io stesso ne possiedo solo un paio di copie con le pagine ingiallite. È persino scomparso, lo so grazie agli studenti, da un paio di biblioteche: dato in prestito e non restituito.

A parte due testi redatti appositamente, Arte & tecnologie raccoglieva scritti che avevo pubblicato in varie occasioni dal 1991 al 1995. In seguito, nel corso degli anni, qualche volta ho pensato di farne un’edizione aggiornata, alcuni editori me l’han­no proposto ma non mi ci sono mai dedicato. Sono certo che lo farò prima o poi, a partire da quel corpus di testi che secondo me presenta numerose ragioni di attualità. Quegli argomenti sono tuttora parte della mia ricerca, altri li ho sviluppati a partire da quelle riflessioni.

Siccome la permanenza di questo libro nel mondo fisico delle cose materiali è stata breve, e che in fondo continua a vivere nella memoria e nei pensieri di qualcuno, tornando in possesso dei diritti ho pensato di concedergli una seconda vita, sia pure immateriale: nel 2007 l’ho ripubblicato integralmente, senza alcuna modifica al testo originale, in formato digitale con licenza Creative Commons, rendendolo gratuitamente scaricabile online. E adesso, per garantirgli una vita ulteriore, diventa un e-book, nuovamente preservando il testo originario – confidando che il lettore sia disposto a tollerare che, a quasi diciotto anni dalla prima pubblicazione, alcuni link a siti Web e altre informazioni possano essere obsoleti.

Mi piacerebbe che si trasformasse in un “libro infinito”, un progetto collaborativo aperto e mai concluso, in continua evoluzione, nel quale discutere anche di argomenti non strettamente legati alla dimensione artistica, di cui di fatto il libro è pervaso. Un collettore di contenuti connessi alla Rete, continuamente aggiornati grazie al contributo di tutti… un’infosfera di riflessioni sul futuro. Chissà se anche quest’altra vita sarà possibile… E, soprattutto, se sarà utile come quelle che l’hanno preceduta!