
Dall’Ars Electronica FutureLab mi è stato commissionato un testo da inserire in una installazione artistica presso il nuovo terminale dell’Aeroporto di Vienna. Il tema dell’installazione è “Zeit/Raum” (“Tempo/Spazio”), ed è stato realizzato anche un e-book con tutti i contributi. Di seguito parte del mio testo.
From the Ars Electronica FutureLab I have been commissioned a text to be included an art installation in the new terminal of the Vienna Airport. The theme of the installation is “Zeit/Raum” (“Time/Space”), and an e-book has been made with all the texts. Hereafter an excerpt of my text (in Italian only).
Texts by
Ulrich Beck sociologist DE
Pier Luigi Capucci art and communication theorist IT
John Casti system theorist US/AT
Chirikure Chirikure poet ZW
Derrick De Kerckhove digital culture sociologist CA
Michael Doser physicist AT/CH
Bernhard Fink evolutionary psychologist DE
Heidrun Friese anthropologist DE
Fabiola Gianotti particle physicist IT/CH
Dietmar Hager astrophotographer AT
Peter Jenni physicist CH
André Lemos sociologist BR
Thomas Macho cultural scientist AT/DE
Roger Malina astronomer / artist FR
Isaac Mao internet researcher CN
Humberto Maturana Romesín biologist CL
Hans Moravec robot researcher CA
Ulrich Ott meditation researcher DE
Gustav Pomberger computer scientist AT
Howard Rheingold internet pioneer US
Itsuo Sakane professor of media arts JP
David Sasaki civil society specialist US
Saskia Sassen sociologist / political economist US
Alan N. Shapiro technologist / futurist US/DE
Anton Zeilinger quantum physicist AT
Congetture minime sullo spazio-tempo
Pier Luigi Capucci
Tutto si trasforma, diviene, cambiano la materia, le forme, gli spazi. In genere attribuiamo al tempo la colpa, e talvolta il merito, di queste trasformazioni. Il tempo è quell’entità celebrata nella letteratura e nell’arte, utilizzata nella scienza, ma è anche un cruccio quando vediamo disfarsi le cose che amiamo. Ma è davvero il tempo la causa delle trasformazioni? Forse è vero l’opposto: il tempo origina dalle trasformazioni, sono i cambiamenti delle cose nello spazio che danno luogo al tempo. Il tempo rende consapevoli che ciò di cui siamo parte e di cui siamo fatti si modifica, è la dimensione in cui comprendiamo e misuriamo il passare degli eventi nello spazio dell’esistenza. Dunque la correlazione fra spazio e tempo è evidente anche nell’esperienza quotidiana, ben prima della formalizzazione della Teoria della relatività ristretta, che ne stabilisce l’equivalenza.
Il tempo è movimento, differenza, informazione, e da sempre le culture umane hanno cercato di misurarlo. All’inizio basandosi su elementi ciclici naturali: il Sole, la Luna, il moto delle stelle e dei pianeti. Ma non era preciso, né uguale per tutti. Per i Greci e i Romani il giorno era diviso in ore in base alla luce del Sole, quindi d’estate le ore diurne erano molto più lunghe che d’inverno (i Romani lo sapevano, e quando dovevano misurare il tempo in maniera precisa accendevano, una dopo l’altra, delle candele uguali). E l’avvento dell’Anno Mille venne celebrato da alcune popolazioni nel 999, da altre nel 1001.
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