
Segnalo questo evento a Venezia, realizzato in collaborazione con Noema, per chi è interessato.
Tomorrow now
L’opera senza centro
Conferenze sulla natura dell’opera d’arte nell’epoca digitale
Martedì 21 ottobre incontro con Roy Ascott
Ex Convento delle Terese, sede della Facoltà di Design e Arti, Aula A ore 17.00
L’intervento di Roy Ascott conclude il ciclo di incontri di quest’anno di “Tomorrow now. Pratiche artistiche contemporanee nella cultura digitale”
Il programma intitolato “L’opera senza centro” rimanda alla natura delle nuove espressioni artistiche contemporanee influenzate dallo sviluppo dei media.
Il titolo introduce la questione delle opere d’arte che, nell’era digitale, trasformano il concetto di spazio che le dovrebbe ospitare, il concetto di fruizione estetica da parte dell’osservatore, il ruolo dell’autore e delle discipline coinvolte nella loro produzione. Le nuove opere d’arte contemporanea nascono da processi collaborativi e interattivi, sono costruite attraverso l’immaterialità del codice, si collocano in spazi non usuali come la rete e i flussi di comunicazione, intersecano e si alimentano della ricerca scientifica e tecnologica i mutazione sempre più rapida, hanno bisogno di nuove sistemi di presentazione e archiviazione.
In particolare, la presenza di Roy Ascott, ovvero di una delle personalità più importanti della riflessione e della sperimentazione artistica nell’universo dei media, introduce un nuovo orizzonte all’interno del progetto e cioè il passaggio dalla riflessione sociologica ed estetica all’interno della new media art alla tec-noetica, ovvero al riflessione sulle mutazioni che nella coscienza avvengono grazie alle trasformazioni tecnologiche.
In particolare visto lo sviluppo delle nanotecnologie stiamo assistendo ad una particolare convergenza dai bit alle cellule e agli atomi;
“questa convergenza può essere facilmente individuato nella tendenza dei dati digitalmente “asciutti” a unirsi con la biologia “bagnata” dei sistemi viventi, dando luogo a una nuova specie di media che definisco “umidi” (moistmedia). Ora, con l’avvento delle nanotecnologie, che si avvicinano molto di più alla prima linea delle nostre pratiche materiali, si aggiunge un’altra dimensione alla nostra spinta costruttiva a realizzare nuovi mondi. Così oggi siamo coinvolti non solo nella costruzione di nuove realtà, ma nella definizione di una nuova natura, una Natura II, e nella ricerca di come possiamo ricreare noi stessi in un mondo che non sia più soltanto né digitalmente asciutto né biologicamente bagnato, né virtuale né attuale; in sintesi, ciò che ho definito un mondo “umido””
I concetti di cyberspace, di realtà virtuale, di media digitali, di social networking appaiono obsoleti rispetto alla sfida teorica lanciata da Roy Ascott che nella prospettiva dei computer quantici già intravede una mente, un corpo una coscienza in grado di evolversi di trasformarsi secondo modalità nuove nella “cybercezione”.
Breve Biografia
Roy Ascott è un pioniere della cibernetica e della telematica nell’arte e il suo lavoro si focalizza sull’impatto del digitale e dei network di telecomunicazioni sulla coscienza; Ascott ha studiato con Victor Pasmore e Richard Hamilton al King’s College, Università di Durham; egli è stato preside del San Francisco Art Institute in California, professore e responsabile di Teoria della Comunicazione nell’Università di Arte Applicata a Vienna; Professore di Arte Tecnoetica all’università di Plymouth e Professore Aggiunto in Design|Media Arts all’Università della California a Los Angeles; egli è stato conulente per le organizzazioni di new media arts in Brasile, Giappone, Corea, Europa e Nord America; dal 2000 è stato Visiting Professor in Design/Media Art alla UCLA School of the Arts. E’ fondatore di Technoetic Arts, rivista di ricerca teorica, redattore per la rivista Leonardo. Ascott è stato Commissario Internazionale per la XLII Biennale di Venezia del 1986. Ascott è Presidente fondatore del Planetary Collegium un centro di ricerca avanzato organizzato nel 2003 alla Università di Plymouth, in Inghilterra. Il Collegium ha nodi a Zurigo e Milano presso il NABA].
link
http://en.wikipedia.org/wiki/Roy_Ascott
http://www.luxflux.net/n16/artintheory1.htm intervista italiano
Il progetto curato da Stefano Coletto, curatore alla Fondazione Bevilacqua La Masa, è realizzato in collaborazione con la NABA Scuola di Media Design di Milano e con Noemalab (www.noemalab.org) con il supporto dell’Associazione Culturale Italo-Tedesca ONLUS di Venezia e con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e dell’Università IUAV di Venezia.